1970
Fondazione dell’Azienda Ronchi di Cialla da parte di Paolo e Dina Rapuzzi. Da subito la filosofia aziendale è stata quella di coltivare unicamente vitigni autoctoni friulani ed ottenerne grandi vini da invecchiamento. La scelta dello Schioppettino è parsa da subito obbligata in quanto la valle di Cialla è una sua zona d’eccellenza. Notizie storiche del XIII secolo parlavano dello Schioppettino come una delle varietà più pregiate del territorio del comune di Prepotto, l’abbandonarlo sarebbe stato un delitto contro il patrimonio culturale e storico friulano. Oltre ai problemi pratici per il recupero delle marze da destinare all’innesto delle prime 3500 viti, vi erano considerevoli problemi di ordine burocratico in quanto le prospettive erano quelle della denuncia penale e dell’espianto forzato della vigna. Infatti all’inizio degli anni ’70 la posizione giuridica di questo vitigno era gravemente compromessa, esso non figurava neppure nel novero delle varietà cui era consentita la coltivazione.
1976
Assegnazione del primo “Risit d’aur” per l’impianto di Schioppettino con la seguente motivazione: “…a Dina e Paolo Rapuzzi per aver dato razionale impulso alla coltivazione, nel suo habitat più vocato in Cialla di Prepotto, dell’antico prestigioso vitigno autoctono Schioppettino, di cui assurde leggi ne hanno decretato l’estinzione…”. Nello stesso anno viene autorizzata la coltivazione dello Schioppettino ed ha inizio la sua rinascita.
1977
Prima vendemmia dello Schioppettino.
1978
Il 14 marzo viene depositato dal notaio un comunicato sui risultati della vendemmia 1977 ai Ronchi di Cialla destinato agli amici giornalisti ed agli amatori del vino: “Schioppettino. – Vendemmiato il 18.10.’77, dalle 3500 viti disposte su Ha 2 si sono ottenuti 35 hl. Ora sta subendo la fermentazione malolattica al fine di passarlo all’invecchiamento in fusti di rovere da 225 litri, dove se ne prevede il riposo per sei, otto mesi. Di notevole struttura, lascia intravedere precisa personalità”
1983
E' stata stabilita la delimitazione geografica della valle di Cialla anche per lo Schioppettino.
1989
Lo Schioppettino viene riconosciuto DOC Colli Orientali del Friuli.
1995
Sulla base della legge 164 viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 278/95 il disciplinare del CRU CIALLA. A tutt’oggi risulta essere l’unica sottozona in Italia ove una sola azienda (Ronchi di Cialla) produce vini provenienti da cinque vitigni autoctoni: Schioppettino, Refosco dal Peduncolo Rosso, Ribolla, Verduzzo e Picolit.
2001
Il 12 gennaio lo Schioppettino di Cialla 1986 e 1988 viene battuto all’asta da Christie’s a New York assieme ai più prestigiosi crus italiani e francesi.L’azienda Ronchi di Cialla emette il “1° Bando di Rabboccamento” per le prestigiose annate di Schioppettino di Cialla 1985 e Verduzzo di Cialla 1983. Il 19 e 20 maggio si è proceduto all’operazione di rabboccamento, alla presenza di un notaio, di un numero limitato di bottiglie di proprietà dell’Azienda ed altre, provenienti anche dall’estero, di clienti.
2002
Il giorno 8 giugno 2002 ai Ronchi di Cialla sono stati celebrati i primi 25 anni dalla rinascita dello Schioppettino. E’ stato presentato un arco di 25 anni di Schioppettino dei Ronchi di Cialla esemplificato in sei annate (1998, 1990, 1985, 1983, 1980 e 1977) degustate da una numerosa e selezionata commissione di esperti. Grande impressione è stata suscitata dall’evoluzione dello Schioppettino di Cialla nel tempo, dalla sua unicità e possibilità di esprimersi ed elevarsi attraverso i lunghissimi invecchiamenti.
2003
Il giorno 10 maggio viene effettuato il 2° Rabboccamento nei Ronchi di Cialla. Alla presenza di un notaio e della famiglia Rapuzzi, vengono rabboccati Schioppettino, Refosco dal Peduncolo Rosso, Picolit e Verduzzo dell’annata 1977. All’operazione vengono sottoposte le bottiglie di proprietà dell’azienda Ronchi di Cialla ed altre di proprietà dei più prestigiosi clienti.